Coleonem

Tempo di propaganda. Altro termine non voglio usare. Per le strade ci si imbatte in insegne pubblicitarie a sfondo “politico” che, pur nella totale inconsistenza di contenuti, se si pensa che la crescita economica dell’Italia è nel tartaro della stagflazione, divertono il passante o il guidante. È diventato così meno noioso stare impalati ai semafori, perché la mente si perde o nell’armamentario retorico sfoderato dai politici o nelle conseguenti caricature di “malevoli”, che sfigurano contenuti e immagini degli slogan propagandistici. Il quotidiano La Repubblica(http://repubblica.it) offre nel suo sito una serie di foto esilaranti, il cui ago della bilancia pende a favore della SX. E non mi dispiace. L’impianto retorico di certe trovate è a portata di mano: l’esclamazione Forza Italia diventa, attraverso l’anastrofe, Italia forza; il ministro degli Esteri è accompagnato dalla didascalia in prima persona, quasi a ricordarci l’identità da ancien regime potere=persona. Addirittura Berlusconi propone uno scegliamo di andare avanti, come se il meccanismo democratico delle elezioni fosse una scelta del gruppo politico che lo rappresenta piuttosto che del popolo italiano. E così via! Ma mi preme qui riportare un’altra splendida trovata. Il top della “malevolenza” della SX nei confronti della Casa si rivela in questo spot, che ritrae Totò Cuffaro, “La mafia fa schifo, ma neanche Cuffaro scherza!”
Il verbo “cugghiuniari” è traducibile con “scherzare”, “minchionare”, “prendere in giro”, ma non rende la potenza espressiva del lemma, che in Sicilia è valorizzato dal tono della voce, dall’inflessione e dal contesto popolare dell’uso. “Cugghiuniari” deriva dal tardo latino coleonem, testicolo, coglione, e viene usato come formula di rimprovero o di critica nei confronti di qualcuno che crede di essere integerrimo in un determinato aspetto dell’umanità varia. Forse la valenza semantica dello scherzare nasce dall’abitudine dei maschi, e qui non ci sono limiti geografici, di toccarsi i testicoli o il membro virile come esigenza fisiologica o come emblema di virilità esibita; cosa che anche i bambini solitamente fanno. O dal movimento stesso, naturale, della sacca dei testicoli quando si deambula. Un moto a vanvera. Metaforicamente scherzoso. Dal piano erotico con le sue sfumature ludiche il verbo slitta su quello dello scherzo nella sua duplice valenza di minchionamento “leggero” e/o “pesante”. Chissà,nello slogan riportato, a quale si allude! Non occorre molto acume per capirlo!

26 pensieri su “Coleonem

  1. sono tanti a fare davvero schifo e a cercare di cogliornarci in questo periodo…
    🙂 stupendo questo post e quel cartello …
    un abbraccio

    Mi vorresti
    -Isabella Santacroce

    Mi vorresti presente
    Libera dai miei sogni

    Ma non sono altro che
    Un’Impalpabile Emozione

    Una dislessica
    Professionista del Nulla.

    tratto da http://www.pensieriparole.it/poesie/autori/i/isabella-santacroce/pag1

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  2. Mi hai fatto venire in mente che alcuni anni fa, per coprire l’impalcatura di un palazzo in ristrutturazione vicino a casa mia, avevano attaccato un manifesto pubblicitario enorme.
    Diceva “Un italiano su tre legge Famiglia Cristiana”
    Qualcuno si doveva essere arrampicato in qualche modo, e sotto aveva scritto, a caratteri cubitali: UCCIDETELO!!!

    In compenso quello che tu hai fotografato è autentico! Divertentissimo!

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  3. In OT: i “dettagli” sono scomparsi ( ma poso sempre rivelarteli in pvt: uno ha lambito pure la tua pazienza) perchè ho riaperto all’esterno il blog, dopo aver tenuto due giorni lo sfogo all’interno.

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  4. mi diverte vedere che anche nel tuo post la credibilità dell’immagine sia scambiata per realtà..
    Cuffaro Mel.. Cuffaro.. (mani nei capelli e scuotimento di testa)
    ciao briccone
    Nasrudin-microsoft

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  5. vorrei aggiungere un’altra cosa..
    Cuffaro è indagato per associazione mafiosa. finchè non è provata la sua colpevolezza, nulla da dire.. ma.. non credo sia questione di ‘buon gusto’ ritirarsi dall’ambito politico mentre si è sotto inchiesta.. dovrebbe essere un dovere politico..e invece no.. in fin dei conti 24 deputati del parlamento italiano e del parlamento europeo sono stati condannati in via definitiva eppure continuano a sedere comodamente a palazzo.. figuriamoci uno che è soltanto indagato..
    ma è possibile che non si possano avere candidati con una fedina penale pulita? (detto in un Paese guidato da uno che aveva come stalliere un boss della malavita palermitana suona un pò come una barzelletta, ma non fa molto ridere..)
    misteri italici..
    ciao Mel
    Nasrudin

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  6. Una lezione eccellente per mantenere viva l’attenzione e allenati a vedere gli occhi. Da una parte il richiamo alla propaganda, di cui è pericoloso disconoscere la forza persuasiva, dall’altra una disquisizione dotta su un termine dialettale, che mi sembra un bel gioiello linguistico. E, poi, complimenti per l’ironia impagabile che ci risolleva dal fondo della tetraggine diffusa.
    Con simpatia e stima. harmonia

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  7. bellissimo questo post! Mi piace imparare nuovi vocaboli dialettali. Qui si sarebbe detto: “icchellè.. un bischero!” che poi ha lo stesso identico significato 🙂
    Buona serata Mel,
    Alidada

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  8. Ciao Mel, passo a trovarti di corsa, senza soffermarmi sui posts che leggerò con calma non appena potrò. Sto molto vivendo ed il tempo per il blog è poco e rarefatto. Appena vivrò in maniera un po’ meno affannata e piena tornerò a fare commenti decenti. Intanto noto con piacere che è nata una vera coppia telematica….Melchi e Maria, complimenti!
    Bacioni, Vera Cinnamomum

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  9. Avevo già visto questa immagine e sinceramente credevo fosse un manifesto “taroccato”. Conosco bene la storia di Totò Cuffaro “baciatutti” e non mi meraviglia che i siciliani temano la sua rielezione. Sul significato di cugghiuniare non ho dubbi… essendo calabrese conosco bene il nostro dialetto.

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