Il "particulare" e Mastella

Quando certe baggianate, magari scevre da strumentalizzazioni, ti feriscono i padiglioni auricolari, bisognerebbe avere a disposizione una boccettina di profumo, intenso e violento(di quelli che un tempo vendevano alla gloriosa Standa e che la nonna materna acquistava), per ficcartela nelle narici e riprenderti dal colpo basso.
Martedì scorso, l’onorevole Clemente Mastella, a Ballarò, ribadendo la necessità della moralizzazione della vita politica italiana, ha posto sullo stesso piano Francesco Guicciardini, il “particulare” e Machiavelli… << d’altro canto siamo nell’Italia del particulare, di Guicciardini e di Machiavelli>> per confermare, a suo modo, la tesi che certi politici hanno tralignato dal senso onesto e collettivo del fare politica.
Per paradosso, ma non so fino a che punto, chiedo scusa a Guicciardini e Machiavelli.
Punto primo.
L’elogio del particulare, dell’interesse proprio come unico scopo del saggio, ma anche dell’uomo politico, nasce da una visione disincantata della realtà storico-politica italiana del Cinquecento, ma vorrei anche ricordare all’onorevole che Guicciardini esclude la ricerca del “commodo pecuniario”. Se poi vogliamo far passare la vulgata del pensiero guicciadiniano è un’altra storia.
Punto due.
Machiavelli si tiene assolutamente lontano dal “particulare”, anzi sia “Il Principe” che “I Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio”, sebbene opere diverse per intento politico immediato e per struttura e stile, rivelano un profondo senso dello Stato da parte del Segretario fiorentino, poiché, tanto per restare nell’alveo della più famosa, l’azione del Principe ha tra gli scopi precipui il mantenimento del potere(“salvare lo stato”), dopo averlo “acquistato”, per difenderlo e dagli attacchi interni(di chi brama il potere per sé e per interesse personale) e da quelli esterni, frequenti ed endemici nella storia italiana almeno fino all’Unità.
Ergo il trinomio Guicciardini-Machiavelli-particulare non sta in piedi.
E mi fermo qui.
 

7 pensieri su “Il "particulare" e Mastella

  1. Ciao Mel,se Clemente si confonde tra Guicciardini e Machiavelli le sue reminiscenze scolastiche non hanno dato buon esito,a volte quando non si conosce appieno un argomento non si dovrebbe nemmeno accennarlo…..ma Di Pietro a scuola cosa mai avrà carpito da ciò che gli hanno insegnato..secondo non ha studiato in Italia:-).
    Severamente vietato stancarsi in questo week end,accarezza le tue rose,libera il loro profumo e lunedì sarai più bello che pria.
    Un abbraccio,gohome.

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  2. Ciao Mel,se Clemente si confonde tra Guicciardini e Machiavelli le sue reminiscenze scolastiche non hanno dato buon esito,a volte quando non si conosce appieno un argomento non si dovrebbe nemmeno accennarlo…..ma Di Pietro a scuola cosa mai avrà carpito da ciò che gli hanno insegnato..secondo me non ha studiato in Italia:-).
    Severamente vietato stancarsi in questo week end,accarezza le tue rose,libera il loro profumo e lunedì sarai più bello che pria.
    Un abbraccio,gohome.

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  3. dopo tutte le idiozie dette dai politici qualche sera fa, non mi meraviglio più di niente. Non sanno nemmeno quanti mesi ci vogliono a far nascere un bimbo..Buonanotte Mel 🙂
    p.s. sai che Guicciardini ha abitato lungamente qui, al mio paese?.. C’è ancora la sua villa dove ora abitano i suoi discendenti

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