Il più bello dei mari

Il più bello dei mari è
quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
Nazim Hikmet
 IMG_5075
Francesco di Lampedusa, oggi pomeriggio, mi ha fatto dono di alcune sue splendide foto.
Spesso gli rimprovero che non mi pensa mai; invece, a tradimento, mentre meno me lo aspettavo, mi ha concesso il pieno della bellezza di alcune piante che, nell’ idillica isola, sfoggiano maestosamente forza e costanza al vento impetuoso di questi giorni, colori e forme da poesia naturale.
Per una di esse ho scovato una poesia di Hikmet.

22 pensieri su “Il più bello dei mari

  1. :))). Che bel post!!!
    Mel hai messo insieme due mie passioni: Hikmet e le piante grasse.
    … e secondo me questa foto è azzeccatissima per questa poesia.
    Promessa di parole bellissime, la poesia; promessa di fiori bellissimi la pianta. :))

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  2. Ciao Mel,
    beh come vedi ti penso sempre e appena posso faccio delle foto da farti pubblicare nel tuo splendido blog. Bellissima la poesia di Hikmet scelta azzeccatissima. Un grande abbraccio e un buon fine settimana a tutti

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  3. Una bellissima poesia. Anche la ‘filosofia’ che c’è sotto mi attrae. Come a dire che non ci si deve mai adagiare nelle conquiste, nelle esperienze fatte. Che il bello deve ancora venire. Verrà, sicuramente. Una felicità coniugata al futuro.

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  4. ah … ecco dove nasce la classica risposta che un cantautore spesso rilascia al critico:
    “la sua miglior canzone ?”
    “quella che ancora devo scrivere”
    sarebbe da utilizzare anche su chi chiede in merito ai post, ma che siano “belli grassi”, si intende.
    Buona domenica Prof ! 🙂

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  5. …ed a me invece non piace.
    Non mi piace la classifica da primato quasi in nessun campo, meno che mai per quanto riguarda la vita, i suoi piaceri, le sue sorprese, i suoi dolori.
    Stare in attesa del giorno più bello da vivere, come se nel frattempo la nostra vita fosse stata mediocrità o peggio, stare in attesa di un figlio migliore di quello che già abbiamo, non goderci il mare di fronte casa perché un giorno ne navigheremo uno più grande o più blu.
    Forse voi vedete in questa poesia un inno alla speranza. Per me la speranza è l’oggi, l’attimo che vivo perché lo sto vivendo per quanto possa essere “merdoso”.
    Serve la speranza dell’oggi, non del domani.
    Serve capacità di trovare bellezza, malgrado e comunque.
    Serve forza e coraggio e piacere, malgrado e comunque.
    Carpe diem, con senso, responsabilità, ottimismo.
    Serve anche il dolore e la sublimazione della normalità, non dell’ovvio.
    (ed oggi è mia giornata fosca)
    maria

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  6. La mia domanda sottindendeva più o meno le cose dette da mariaprivi…
    Non era una questione di logica, mi aveva colpito il contrasto tra quella poesia, che mi pare la ricetta dell’infelicità, e la pianta, che ai miei occhi rappresenta la giusta felicità del qui e ora…

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  7. Una domanda: quella pianta è spontanea?
    Può rappresentare la bellezza dell’orrido.
    Le spine che non sono -solo- difesa, ma livrea/offerta di bellezza.
    Il senso dell’immagine è più completo e giusto delle parole del poeta.
    Per me.
    maria

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  8. Un quadro, una poesia, una musica… evocano in noi sensazioni strettamente personali. Ognuno di noi ha la “sua” interpretazione ….
    … io nella poesia di Hickmet non vedo la speranza ma lo svolgimento della felicità. E la spiegazione è in quell’ultima parola:
    non te l’ho ancora detto
    La mia lettura è questa: tutto quello che abbiamo vissuto finora è stato bellissimo ma tutto quello che abbiamo vissuto è niente rispetto a quanto ancora ci aspetta. E non è una speranza ma la certezza di un animo che, innamorato, conosce l’animo dell’amato/a e sa che a giorni belli seguiranno giorni ancora più belli.
    Una promessa di felicità, in definitiva.
    La pianta grassa, per quel che ne so io di linguaggio fiori/piante, questa in particolare produce fiori bellissimi, anche se rari. E’ una pianta che fiorisce solo una volta all’anno ed il fiore dura pochissimo, come quasi tutte le infiorescenza delle piante grasse. Ma è un fiore dalla bellezza sconvolgente, con petali carnosi e dal colore delicato tra il rosa e l’avorio.
    La pianta stessa ricalca certi caratteri umani: apparentemente scontrosi, schivi (le spine) ma in realtà teneri, generosi, altruisti (il fusto acquoso)

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  9. La pianta è bella anche senza fiore. Il fiore dura solo un giorno, la pianta con i suoi aculei colorati, con la sua forma perfetta, con la sua riserva di liquido…dura di più e si riproduce grazie al fiore, ma produce figli anche dalle radici.

    La comunicazione avviene tra chi produce e chi riceve comunicazione, anche la ricezione è fatto creativo e necessariamente personale.
    Non c’è interpretazione corretta o scorretta di una poesia, sicuramente non in questo contesto (non specialistico).
    Ognuno la sente secondo il suo particolare sentire.
    Nessuno possiede la verità: né il poeta, né il lettore; né l’artista, né chi guarda l’opera; né lo sceneggiatore, né lo spettatore; né il prete, né il fedele.
    La verità è ricerca, percorso tra noi e l’intorno.
    La verità è “forse”, è viaggio e non meta.
    Saggezza è sapere di non essere saggi.
    Bellezza è fruire del bello, senza considerarlo assoluto e perfetto.
    Libertà è ascoltare, ascoltando anche se stessi.
    maria

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  10. Nella poesia non vedo la resa dell’oggi in vista del domani, nè il “periculante” sostegno della speranza campata in aria, semmai il proposito a continuare il viaggio della vita. Mai lasciare la spugna nel presente in vista dell’ipotetico domani!

    Grandiosi i commenti, bellezza che si aggiunge a bellezza. 🙂

    Quanto alla pianta… credo sia stata trapiantata; Francesco può saperlo.

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  11. Ciao,
    colgo l’occasione di ringrazziarvi tutti per i complimenti fatti alle mie foto (parlo anche delle altre) e nello stesso tempo approfitto per rispondere a MARIAPRIVI che chiedeva se la pianta fosse spontanea.
    No Maria non è spontanea, è una pianta grassa che si trova nel giardino di un mio carissimo amico di Lampedusa che ama le piante grasse e ne ha di splendide e rarissime.

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