Amphibolia

scansione0001Nelle intenzioni le facce pulite che campeggiano dai manifesti politici per le amministrative siciliane dovrebbero ispirare fiducia, rinnovamento, vicinanza ai problemi dei cittadini.
Per lo più sono facce di trentenni, disavvezzi, almeno apparentemente, al mondo della politica: avvocati, medici, geometri, architetti che hanno capito il gioco, ossia rinfoltire il conto in banca attraverso una mensilità fissa e ben retribuita per un arco di tempo sufficiente a crearsi una buona posizione nel tessuto socio-politico del comune di residenza.
Non trascurabile è il fatto che i giovanotti siano di bella presenza; le foto focalizzano particolari fisici e puntano sull’espressione del volto, spesso sorridente, pacifica, rassicurante.
Un altro particolare dei manifesti è che sotto le facce è raro trovare dei simboli, che in qualche modo rimandino esplicitamente agli attuali attori del teatro politico italiano, anzi sembra proprio che di partiti non ci sia alcuna traccia.
I rimandi, tuttavia, ci sono, ma ben mimetizzati.
Ciò proprio a partire dalle denominazioni, dagli sfondi e dai colori.
Ricorre frequentemente il sostantivo “forza”, cui segue sempre una specificazione di carattere geografico-localistico o etico-morale, abbondano gli aggettivi “civico” e “civile”, si ricorre a pseudo-endiadi astratte, ma vuote di prassi politica, come democrazia e unione, si rivendica autonomia, si invoca il cambiamento.
I colori: fra tutti il tricolore, l’azzurro, il blu, il giallo.
 
Di fatto?
Le strade colabrodo, l’immondizia per le strade, finti impianti di depurazione delle acque, torrenti interrati divenuti spazio edificabile.
Prima e dopo.
E così nei secoli.

7 pensieri su “Amphibolia

  1. Per fortuna quest'anno non mi toccano le amministrative.
    E quando sarà, mi candiderò pure io al solo scopo di non essere importunato da coloro che chiedono il voto!

    P.S. Com'è la situazione sul fronte munnizza? Qui ci sta sommergendo!

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  2. @Kappadue, neanche nel mio centro; ho analizzato i manifesti di un comune abbastanza popolato….

    @T&T, abbastanza icastica l'immagine, ma rende comunque l'idea.

    @Lanoisette, quanto sarebbe motivante ribaltare quell'amen, intanto per il momento l'orizzonte è nero.

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  3. Qualcosa del genere lo notava negli anni '60 Roland Barthes, quando non era ancora così comune che il candidato alle elezioni si presentasse anche con una foto. "Il candidato non dà a giudicare solo un programma, propone un clima fisico, un insieme di scelte quotidiane esprsse in una morfologia, un modo di vestire, una posa". L'apparire è l'essere, ma se si punta solo sull'apparire?

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