Per poco

M’incombe, in questa fase dell’anno, l’obbligo degli scrutini del primo trimestre; sono assediato dai compiti, già corretti, ma da registrare sul giornale personale, devo sommare i voti e ottenere la media, aggiustarla, dove è traballante, sulla scorta degli indicatori non misurabili con un numero(impegno, costanza, interesse…), segnare con le crocette i giudizi che giustificano i voti, barrare il registro, digitare i voti via web, verbalizzare e mille altri impegni.
Non ho ancora allestito né l’albero, né il presepe.
Eppure, in questo marasma, qualcosa di profondamente poetico c’è sempre: cogliere in flagrante un alunno che termina avidamente la lettura di un romanzo propostogli dalla collega d’italiano, mentre nello stesso momento interrogo in storia un suo compagno(non ammetto che gli allievi possano dedicarsi ad altro durante le mie ore), e le nuvole al mattino presto.
C’è un punto preciso all’orizzonte, tra due montagne, che diventa fuoco di brace.
Il sole chiazza le nuvole di porpora, violetto e rosa.
Dura soltanto pochi minuti.
Il tempo di perdersi nella bellezza del mattino.
La giusta dose per rimettersi a lavorare.

10 pensieri su “Per poco

  1. Non credere, Mel: noi abbiamo il quadrimestre, ma abbiamo i pagellini, e se vuoi che abbiano senso devi arrivarci con un numero accettabile di voti ad alunno (per me, rispettivamente, sette e cinque in Italiano e tre ciascuno per storia tra Pesci e Merry Men). Con la differenza che poi a gennaio fatichi come un pazzo uguale.

    Piuttosto: davvero non fai loro fare nulla durante le interrogazioni, nemmeno se sono già stati interrogati e fanno (seriamente) altre materie? Io ricordo troppo bene la me stessa sedicenne, che, mentre la mia prof di storia e filosofia pretendeva la stessa cosa, la fissava impeccabile e apparentemente attentissima (anche a prova di domanda) mentre nei fatti si ripassava a mente fisica e l’entropia per la successiva interrogazione. E credo che quella me stessa lì non me lo perdonerebbe mai, se facessi come quella prof. di allora.

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  2. Lo so, il quadrimestre con i “pagellini” è pure una rottura.
    Con il quadrimestre correggi compiti a Natale.
    Con il trimestre si corre e si rischia di prendere lucciole per lanterne relativamente ai voti.
    Uffa!

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  3. Sullo studiare altre materie durante le interrogazioni (se già precedentemente interrogati con buoni voti) sono d’accordo con la ‘povna, anche se tra i miei professori del liceo solo uno ci permetteva di farlo (io però trovavo il modo di farlo anche con quelli che ce lo impedivano!).

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