Guide…indifferenti


Ieri ho riaperto “Gli indifferenti” di Moravia, per preparare una bella tosta analisi testuale, commissionatami dai colleghi, per delle classi quinte.
Di fatto non ho scritto nulla, né ho trovato alcunchè sui libri che di solito vengono dispensati agli insegnanti a mo’ di guida didattica.
Le idee c’erano, come i collegamenti.
Uno fra tutti il parallelismo fra i personaggi “senili” di Svevo e gli indifferenti di Moravia.
E poi la straordinaria struttura a due voci su un unico binario narrativo, il gioco fra il “dichiarato” e il “pensato”.
Le forze, però, non mi consentivano di continuare a studiare.
Per una volta avrei voluto parassitare all’ombra di una bella pagina strutturata, scansionare, salvare in pdf e darla in pasto ai colleghi per gli eventuali aggiustamenti.
Nulla, non ho trovato proprio nulla su Moravia.
Sul versante primonovecentesco le guide abbondano fino alla nausea di brani di Svevo e Pirandello, si spingono poi verso Calvino, Fenoglio.
Poi, a iosa, autori stranieri.
E gli altri italiani?
Zero.
Insomma, come ho sempre ipotizzato, le guide didattiche delle superiori sembrano copia della copia del già detto e del già fatto.
Appena avrò tempo, giuro, mi dedicherò personalmente a curare una dispensa di analisi testuali desunte da classici in prosa di una certa statura, ma ignorati dai libricini pronto soccorso per insegnanti.
Ché se uno sta spirando, loro ti danno il colpo di grazia.
Posto uno stralcio di cocente realtà: Carla sta per diventare l’amante/fidanzata dell’amante(Leo) della madre; quest’ultima, per ironia tragica, presentisce qualcosa di bello per la figlia, mentre non sa che…

Giocavi con le bambole” continuò la madre; “le cullavi
facendomi cenno di non parlare, dicendomi che dormivano.”
Ella si ferma a metà di queste sue patetiche evocazioni e fissa
Carla: “Speriamo che possa farlo un giorno con le bambole di
carne e ossa.”
“Sì ,mamma, speriamo” rispose la fanciulla tra impacciata e
pietosa.
“Veramente Carla” insistette la madre come se avesse voluto
convincerla di una grande e profonda verità; “veramente
non ho che un solo desiderio … che tu ti sposi … poi sarò
felice … ”
Carla sorrise: “Tu … ma io sarei felice?” pensa; “Sì,va bene”
rispose abbassando la testa; “ma per sposarmi bisogna essere in
due … io e lui.”
“Lui verrà” esclama la madre fiduciosissima; “anzi … guarda
… ti sembrerà ridicolo … ma ho come un presentimento che
in questo tuo nuovo anno, ti sposerai … o per lo meno ti fidanzerai
… ho questa idea … chi sa perché, sono di quelle cose che
non si spiegano … e vedrai che si realizzerà.”
“Qualche altra cosa si realizzerà” avrebbe voluto rispondere
Carla; e pensava alla sua decisione di darsi a Leo quel giorno
stesso; l’incomprensione della madre le dava il senso doloroso
di una cecità e di una oscurità nella quale essi tutti si trovavano
avvolti senza speranza di liberazione; sorrise e fermamente
rispose: “Certo, qualche cosa dovrà pur succedere.”
“Ne ho il presentimento” ripeté la madre convinta; “e questi
fiori dove li mettiamo?”
Misero i fiori in un vaso e passarono in anticamera; c’era
poca luce, la stretta vetrata della scala era velata da una tenda
rossa, l’ombra empiva gli angoli bianchi; sedettero sopra un
divano. “E dimmi” domanda subito la madre, “come ti è sembrata
Lisa ieri sera?”
“Come mi è sembrata? come il solito.”
“Ti pare?” disse la madre dubitosa; “io l’ho trovata più grassa… e poi non so … invecchiata.”
“Ma … non mi pare” rispose Carla; aveva capito dove voleva
andare a parare la madre: “E’ di me, mamma, che dovresti essere
gelosa” pensa; “non di Lisa.
” (A. Moravia, Gli indifferenti, 1929)

8 pensieri su “Guide…indifferenti

  1. C’è un bella lettura critica, recente, sugli Indifferenti e i Sei personaggi, analisi di alcune sequenze in parallelo che è anche un’analisi di storia della letteratura. Fammi sapere, se vuoi te la passo!

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  2. se ti interessa qualcosa sul linguaggio di Moravia, io ho un bellissimo saggio di Enrico Testa (da Lo stile semplice): se mi scrivi, te lo scansione e te lo invio.

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  3. Carissima Noisette, le mie geremiadi riguardano la totale mancanza di analisi già confezionate su Moravia da adoperare immediatamente, comunque so che devo provvedere da me, quindi ti ringrazio, lo userò in futuro per la mia ricerca.

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  4. ti capisco.
    io sto correggendo le analisi del testo poetico della mia seconda. ho assegnato “i fiumi” di Ungaretti (dopo averlo affrontato in classe9 e ho usato come base la traccia che venne data, ormai 10 anni fa, agli esami di Stato. naturalmente, però, ho dovuto integrare con domande mirate confezionate da me.

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  5. Mi meraviglia non ci sia nulla su Moravia. Quello che non mi meraviglia più, purtroppo, è l’orrenda semplificazione dei libri di testo: le analisi valide, da utilizzare senza troppo sforzo, chè di sforzo ne facciamo già abbastanza, sono sempre più rare.

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  6. Infatti, Gipsy, di solito le preparo da me; talvolta mi piacerebbe trovare qualcosa di pronto, ma su Moravia zero, a meno che non si adoperi uno dei tanti libri di testo, con il rischio che i ragazzi copino.

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