Una secchiata d’acqua gelida

Fosse stato il presidente Napolitano a proporglielo, se questi vi si fosse sottoposto! All’Ice Bucket Challenge, intendo. Obama, che ne so, la Merkel, ma Shakira con che qualifica proporre a un pontefice di scaricarsi sulla testa una secchiata d’acqua gelida, seppure per motivazioni benefiche e con intento nobile! Qui non si tratta di entrare nel merito dell’iniziativa, dacché ormai si fa di tutto pur di raggiungere tutto, né di enfatizzare la risposta di Bergoglio in linea con la sempre più fuori moda massima evangelica, né di criticare chi si è sottoposto all’iniziativa benefica(videatur Renzi! Sigh…sigh…), ma mi infastidiscono, a livello soggettivo,(e al contempo mi suscitano invidia) l’impudenza e la sfrontatezza della cantante che ha letteralmente azzerato, o ha creduto di farlo, la distanza siderale che la separa dal ruolo del papa, se è vero che un VIP è un VIP e un papa è un papa, ossia un capo politico-religioso. Se l’è voluta lui, papa Francesco? Ché un po’ a fare il vip umile è davanti agli schermi di tutti, no?

Brucio d’invidia, si fa per dire, perché anch’io, in tante occasioni della mia vita, avrei voluto giocarmi un po’ di quell’impudenza e sfrontatezza, ma mi hanno sempre trattenuto il senso del limite e il rispetto dei ruoli.

Prendo atto, però, del mutamento antropologico in fieri generato anche dalla celerità con cui internet diffonde globalmente comportamenti, mode e costumi, bizzarri e strampalati, disumanizzanti e privi di apporto critico personale, ma, per fortuna, talvolta anche positivi e utili. Bandire una crociata contro la Rete sarebbe anacronistico e improduttivo, oltre che fallimentare, ma educarci ed educare a filtrare il pescato digitale è un obbligo etico, a cui non possiamo sottrarci, in primis noi docenti. 

Tra me e me mi figuro che tra qualche mese la Rete sarà già densamente popolata di video dei nostri studenti alle prese con l’Ice Bucket Challenge. Ma per pura goliardia.

15 pensieri su “Una secchiata d’acqua gelida

  1. Alcuni miei studenti già lo hanno fatto e messo sui social, infatti, ma con invito e dimostrazione di donazione. Non ci metto becco, mi sembra una moda che come tante, veloce passerà. Ho saputo da poco che una persona che frequentavo da ragazza si è ammalato di recente di quella bestia per cui si danno el secchiate. Penso in modo pungente a cosa ne pensino davvero i coinvolti. Se non sconfina nella pagliacciata, ma forse sono troppo severa. Credo di aver capito anche la questione dell’invidia per chi sa presentarsi con impudenza e magari ottiene ciò che vuole. Non te ne crucciare. Di persone pacate e non sfrontate come te, anche se non ti conosco direttamente, ce ne vorrebbero di più e ovunque.

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  2. Confermo: gli studenti si tirano secchiate già da un po’. Mia figlia, 15 anni, è stata “nominata” dai cugini più grandi, che hanno donato all’aisla e ad emergency, pubblicando i riferimenti per farlo. Ieri sera a cena mi ha chiesto come poteva fare una donazione anche lei, e a questo punto ho un sacco di dubbi.

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  3. Mmmmm… dunque… io parto dal fatto che questa cosa come molte altre mi sembra una cretinata.Ci saranno altri modi efficaci per fare parlare di una malattia come la SLA. Credo.
    Le donazioni sono una cosa giusta e sacrosanta. Ste secchiate non lo so. Ma io sono un pochino scettica su tutti questi modi di mettersi in mostra. Papa Francesco, immagino, non si sarà scomposto minimamente alla richiesta… valutando magari una possibile risposta… credo…

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  4. Anche i miei alunni si stanno docciando, e confesso di avergli messo “mi piace” su FB, perché sono tra quelli che la trovano una buona iniziativa. Addirittura, una volta nella vita, non ho disapprovato nemmeno Renzi!
    (Comunque l’associazione Luca Coscioni, fondata dal nostro malato di SLA più famoso, approva e anzi ha pure partecipato:
    http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/le-speranze-una-malattia-subdola-di-causa-ignota

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  5. Su you tube sono già tanti i ragazzi che si stanno “docciando”, mostrando di avere fatto anche la donazione (perché a ogni secchiata d’acqua DEVE corrispondere una donazione in soldi), penso che molti lo facciano per “moda” ma visto che comunque questo li porta a informarsi (e informare gli altri) su una malattia e perfino a donare dei soldi, ben venga… meglio questo, per es., rispetto a quando si era diffusa la moda di improvvisare quel ballo ridicolo per finire su internet lì sì per pura goliardia. Certo, per la mia sensibilità, non è questo il metodo che sceglierei per diffondere certi messaggi e sa un po’ di pagliacciata, fa leva sul conformismo ecc. ecc. Ma questi sono i nuovi metodi per veicolare informazioni e comportamenti, e opporsi a tutto è del tutto inutile. Riguardo a Shakira e al papa, be’, se non si è offeso il papa… Anche qui i ruoli stanno cambiando e le distanze (apparentemente) si smorzano.

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  6. @Murasaki, 76SF e Ilaria, lodevole l’atto di donazione. Mi preoccupa il mezzo per arrivare alla donazione. La scenetta, insomma, che è segno di narcisismo. E, per rimanere nell’argomento del post, la signora/ina Shakira non ha titoli per proporre al papa di docciarsi, papa che ha risposto richiamando una massima evangelica.Se i miei alunni mi rivelassero di essersi docciati, li redarguirei. Ma non me lo diranno mai.

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