L’acchianata

Il 3 settembre, come anche nei giorni che lo precedono e lo seguono, a Palermo è tradizione l’acchianata al monte Pellegrino in onore di Santa Rosalia. I fedeli, all’alba, si inerpicano lungo un sentiero tortuoso, ma praticabile, che li conduce alla Santa per tributarle il dono di una grazia ricevuta, il dono può essere anche l’acchianata stessa, o per impetrare da lei qualche favore speciale, a cui tengono particolarmente. Io non ho mai fatto il percorso a piedi, preferendo alla sfacchinata l’auto, ma prima o poi mi cimenterò. Di recente e nel pomeriggio, sul monte si è arrampicato il nipotone, che ha condiviso con me questi squarci tramite cellulare; io li posto qui.

Riflessi e nuvole

Le nuvole e il golfo

Ombra-luce

Palermo, dentro.

Rosalia

18 pensieri su “L’acchianata

  1. Dalle foto si intuisce che si tratta di una passeggiata molto panoramica ma anche impegnativa! Necessitano scarpe adatte e magari un po’ di allenamento ! Suggestiva l’idea di regalare alla Santa lo sforzo e la fatica della salita al monte, molto interessante.

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  2. @Necessita buona salute agli arti, Ornella. Così è. Il nipotone, pur sportivo, è stato dolorante per ore.

    @Pensierini, ti dirò di più. Qualcuno anche con la lingua “strascicuni”, ossia con la lingua sull’impiantito delle scale. :mrgreen:

    @Bisus, purtroppo Palermo non è valorizzata, a partire dagli indigeni. 😦

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  3. @Pensierini: infatti qui a Bologna c’è ancora il modo di dire: “Se si verifica la tal cosa [in genere: se vengo promosso] vado a San Luca in ginocchio”, addirittura nella variante “in ginocchio sui ceci”! Però al giorno d’oggi molti lo dicono ma nessuno lo fa 😉

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