Pellegrini ficcanaso

Con la complicità di un’aria settembrina punzecchiante di Borea, che in questi giorni ha reso terso il cielo e spazzato via l’odioso caldo estivo mefitico, ho percorso quasi mezza costa siciliana occidentale per far visita alle mie amiche monache, dislocate nei vari centri religiosi. Immancabile la compagnia di MariaNeve che s’è fatta immortalare ovunque, sui belvedere, le pale d’altare, abbracciata in stato di delirio mistico alle monache, nei chiostri e ai piedi delle statue dei santi. L’ho assecondata più del dovuto, perché grazie alla sua sfacciataggine ho potuto visitare gli angoli più nascosti delle case religiose e delle chiese. Qualche vecchia monaca, infastidita dalla nostra presenza, s’è dileguata non prima di averci lanciato un’occhiata di disapprovazione, ma nel complesso ho trascorso un pomeriggio gradevole. Ecco qualche squarcio!  

Sul far della sera dal belvedere di Carini(PA)

Ormai è sera

Il castello della Baronessa di Carini

Adiacente al Castello, la Chiesa del Purgatorio(prima metà del XVII sec.). Sull’altare maggiore è stato posto San Francesco, la cui festa cade il 4 ottobre, ma dietro la tela dovrebbe esserci un quadro raffigurante le anime del Purgatorio.

Un raro esempio di Madonna umana, che allatta il bambino. La mammella è in evidenza, contrariamente all’iconografia imperante, che oggi ha azzerato la femminilità di Maria.

Il profeta Daniele nella fossa dei leoni

La statua di Giovanni Battista con l’Agnus Dei

9 pensieri su “Pellegrini ficcanaso

  1. Una bella contaminazione narrativa, i due filoni delle tue visite alle monache e quello di Maria Neve – effettivamente si tratta di due elementi che si integrano, immagino bene nei racconti come nella vita! Buona domenica, Mel.

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  2. Che bella gita !!!
    E quindi la mia amata Bora ( parliamo dello stesso vento di nord – est? ) arriva pure in Sicilia? Purtroppo giornate così frizzantine e limpide ce le regala raramente, è bene approfittare dell’occasione.

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  3. caro mel, scusa ma ho vissuto cinque anni a Trieste, la bora è un vento di nord-nord est mentre da nord soffia la tramontana. il golfo di Trieste viene colpito dalla bora un po’ più da est perchè non soffia esattamente allo stesso modo su tutti i territori che flagella. Due anni fa ha soffiato ininterrottamente per diciotto giorni, con una velocità tra i 120 e i 180 all’ora, portando tutti sull’orlo dell’esasperazione…. cmq piacerebbe anche a me un bel giro per conventi, ho sempre ammirato la capacità dei religiosi di scegliersi posizioni estremamente amene. Sono convinta che hai passato delle ore interessantissime….e poi il settembre è il mese più bello dell’anno ❤

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  4. @Molto, molto. Mi sono rilassato, godendo delle bellezze artistiche.
    Ho combinato un pasticcio, è vero, Albaplena. Riformulo, chiedendo scusa a Ornella: i nomi sono simili per ragioni meteo-mitiche, la Bora indica il vento da nord-nord-est, la Borea è un vento specifico con direzione N, o tramontana.

    @Rose, purtroppo avevo la batteria della digitale scarica, perciò ho usato il cell. Non male, tuttavia.

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