Suspicio

Ci sono forme di curiosità inopportune e sospette, soprattutto per un tipo sospettoso quale sono io. Stamani, quasi all’alba della giornata scolastica, si è epifanizzata nella stanza dei bottoni una collega, che insegna nel mio corso, per chiedermi quali tracce d’italiano avessi preparato per i maturandi. Istintivamente sono stato molto evasivo nella risposta, anche perché non avevo ancora completato il lavoro. Poi, a mente serena, mi sono chiesto chi le avesse riferito, o dove avesse letto, che domani avrei fatto compito d’italiano in quella classe; ne ho parlato soltanto con gli studenti, ma non ho annotato nulla sul registro di bordo. Così è cresciuto sempre più il sospetto che la richiesta non fosse proprio farina del suo sacco, ma un’estorsione di notizie sulle tracce da comunicare agli studenti, larvata da innocente curiosità. A me dispiace ammetterlo, ma non mi fido della maggior parte dei colleghi, ancora di più quando ficcano il naso in questioni didattiche che non li riguardano; per dormire sonni tranquilli e non fare il gendarme durante il compito, ho addirittura scartato l’unica traccia, che avevo preparato e rivelato in parte alla ficcanaso di turno. Nel pomeriggio mi sono tappato nel mio studiolo e ho partorito ben tre tracce di saggi. Una fatica immane, che mi ha tenuto incollato sulla sedia dalle 16 alle 20, ma mi ritengo soddisfatto, sebbene stanco.

16 pensieri su “Suspicio

  1. Istintivamente, sarei portata a pensare che quella della collega impicciona sia stata solo curiosità, ma tu, per prudenza, sei stato molto accorto a modificare la traccia del saggio. La riutilizzerai di sicuro in altra occasione. Sulle quattro ore incollato alla scrivania, ne so qualcosa anche io, però alla fine si è stanchi ma soddisfatti.

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  2. ah, beh, io conosceva una collega di lettere che comunicava in anticipo le tracce alle proprie classi: così era sicura di avere lavori abbastanza decenti e di non dover poi dare debiti a giugno…

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  3. ma è orribile tutto questo
    sia il dover dubitare di una collega, sia le quattro ore di spremitura di meningi!
    rabbrividisco per te…. cmq mi hanno detto che in un grande studio legale gli avvocati si rubano l’un l’altro sia sciarpe, penne, guanti, che ricorsi e atti legali (vengono fotocopiati clandestinamente per essere usati in casi simili, malgrado ci sia un non scritto copyright!!!!) che dire? meno male che io lavoro sola!!!!! rabbrividisco!

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  4. @Idem, Lanoisette. E mi fermo.

    @76SF, non tollererei la presa per i fondelli, quindi ho variato il percorso.

    @Certamente, Iome, non sono immune da paranoie, ma stavolta credo di esserne libero. Sempre con un margine di dubbio. Intanto i ragazzi hanno lavorato bene, neanche mi han chiesto di recarsi in bagno, a parte uno. 4 ore!

    @Albaplena, spremermi le meningi è parte del mio lavoro, come per un medico fare le notti o applicarsi per un intervento delicato. Non hai mai avuto colleghi al tuo fianco? Sembra che tu sia vissuta in un contesto lavorativo umanamente asettico. 😀

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    • carissimo diciamo che cose così non le ho mai sperimentate! mi ricordo solo il primo anno che lavoravo e mi proposero di fare una stagione estiva al mare…. il direttore di quel negozio prese a insidiarmi in modo piuttosto scioccante per una diciottenne com’ero, e lo sopportai tre settimane prima di scappare….. ora non sopporterei tre giorni!!! e un altro titolare, due o tre anni più tardi, stava vendendo il negozio ai cinesi senza dirmi una parola….mi avrebbe fatto fare tutto il mese di dicembre, il più duro dell’anno, lavorando quotidianamente senza sosta, per poi licenziarmi a Capodanno! lo scoprii per caso e mi licenziai di colpo nei primi giorni del mese. Dopo la separazione, tornata a Venezia, lavorai non ricordo nemmeno quanto (uno o due anni) e quando me ne andai non mi diedero neanche la liquidazione: pochissima roba, d’accordo, ma tanto per dire che tanto asettico l’ambiente non era: solo, le porcheriole erano di altro genere.

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  5. @Il “porciume” è ovunque, Albaplena. Sapessi! Potrei scrivere romanzi su colleghi e soprattutto colleghe.

    @Linda cara, mi è sfuggito di risponderti. L’ho messa a posto candidamente la collega. Scusami per non averti risposto. 🙂

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