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hvAg5QuUIeri un’improvvisa e fugace febbricola, di cui stamani non c’è più traccia, mi ha impedito di scrivere qualcosa sul 25 aprile, ma non di seguire per intero la trasmissione di Fazio, scritta da Francesco Piccolo, Claudia Carusi, Veronica Oliva, Arnaldo Greco e Michele Serra e trasmessa dalla Rai. Più di due ore di narrazione corale senza interruzione pubblicitaria. Mi auguro che la trasmissione divenga un dvd, in modo tale che i contenuti  possano essere messi a disposizione degli studenti italiani, almeno come primo approccio di conoscenza alla Resistenza. Tra le perle segnalo l’intervento di Marco Paolini ed Elisabetta Salvatori sulla strage degli innocenti di Sant’Anna di Stazzema e quello sui combattenti polacchi di Roberto Saviano.

15 pensieri su “70

  1. Son rimasta a casa anche io per un malore, niente manifestazione. La trasmissione l’ho vista e vabbé, io non amo granché la premiata ditta Fazio&Co. (fermo restando che Paolini lo considero autonomo da). Ma anche lui un po’ è caduto in quello che sembrava un dettame televisivo, non nominare mai il nemico. A tratti sembrava che la resistenza la si fosse combattuta da soli o al limite contro i tedeschi e basta. Fascismo? Mussolini? Duce? Salò? O sono stata disattenta o negli episodi mancavano volutamente soggetti e complementi d’agente (quella notte 560 persone furono ammazzate: sì ma da chi???? Io lo so ma molti italiani se ne sono dimenticati. Ti scrivo da una provincia in cui si fan le feste di compleanno di crapapelada, per dire…)
    Insomma, a me è sembrata una Resistenza edulcorata, quella che permette ai ragazzi su Twitter di usare l’hashtag “grande Ligabue” vicino al “coraggiodi”.
    Il coraggio di dire che in Italia c’è ancora parecchio fascismo, ecco, io questo coraggio in tivù non l’ho visto.

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  2. @Mi dispiace, Pensierini. Il programma sarà trasmesso sicuramente nelle altre reti in replica.
    Riprenditi, eh? .-)

    @Un lato negativo quello da te evidenziato, RCS e concordo, però devo riconoscere che si tratta di un evento “storico”; non credo di avere memoria di una trasmissione simile a quella di Fazio in onda di sabato e sulla rete ammiraglia. E’ un primo passo intanto, speriamo che possano far meglio fra qualche anno.
    Per il fascismo che dire? Penso che il profeta Pasolini abbia detto tutto, o quasi: ““Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è tale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana”.

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  3. Visto che da me ho parlato del bisnonno L., vorrei regalare, a te, siciliano, un altro pezzettino di storia familare, il Nonno G., che fece la guerra in prima linea, proprio in Sicilia, e lì fu catturato dagli Alleati al momento dello sbarco. Paradossalmente, di quel periodo so più cose della Sicilia che della mia Lombardia.

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  4. @Grazie del regalo, Lanoisette. Il mio nonno materno, invece, ha partecipato alla Grande Guerra e poi alla Guerra d’Abissinia, di cui mi ha riempito la testa. Mi duole non avere trascritto le sue memorie, di cui rimane qualche traccia nella mia testa, ma nella nebbia. Di partigiani ne ho conosciuto uno, il papà di un mio caro amico fraterno.

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  5. Ci ho messo più attenzione, nell’ottimo programma, a rinfrescare la gloria di quel’impavido e formidabile esercito polacco che finalmente veniva riconosciuto in tutto il suo valore, con il suo comandante. Ce ne furono anche qui, molti trovarono l’ultima terra (qui c’è un ala del camposanto ne accoglie svariati)… e si fecero voler bene.
    Ray

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  6. Non l’ho vista, ero impegnata a vivere la giornata fuori, nella città rossa. In generale a me Fazio piace, e trovo che il fatto stesso di dedicare una trasmissione a questo sia rilevante. Partigiani conosciuti, tanti. Da quelli in famiglia a quelli per motivi di studio. Sempre un’emozione, partecipare al 25 aprile sui monti insieme a loro.

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  7. È questo il senso del post, Povna: la rilevanza dell’operazione di Fazio su RaiUno. Che non significa chiudere gli occhi sui difetti.
    Mi pare di avere riscontrato, tra le testimonianze della trasmissione, qualche nome di luogo che mi ha riportato ai tuoi post sui monti…
    Devo proporlo ai miei colleghi un viaggio guidato sulla Resistenza.

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