Corto, corto e maledetto

scansione0003A conclusione delle lezioni dedicate al politico Cesare, anche in coincidenza con l’inizio del mese “corto” per eccellenza, non ho potuto evitare di imboccare la tangente dell’erudizione e mi sono così avventurato, e gli studenti insieme a me, in un brevissimo percorso sul calendario giuliano.

 
Dire che gli studenti “cadevano dalle nuvole”, pur ascoltando curiosi, equivale a un complimento. Io, fiducioso, mi sono illuso che potessero seguire facilmente, ma la rotazione delle “palle” dei loro occhi era un inequivocabile monito perché mi fermassi o, quantomeno, sezionassi segmento per segmento il percorso.
 
Così ho fatto.
Eppure qualche considerazione.
Penso che uno studente possa fisicamente sopravvivere senza conoscere l’origine del nome “febbraio” e senza sapere che il 2 di questo mese chiude di fatto il Natale(in America Latina si smonta il presepe), però, culturalmente parlando, si muore un po’ tutti dinanzi a questa progressiva desertificazione di piccoli saperi, seppure stantii.
 
 
La dimensione temporale degli studenti fluttua nella bolla del presente, mentre evaporano passato e, forse, anche futuro.

6 pensieri su “Corto, corto e maledetto

  1. …e vale lo stesso per il significato del Carnevale o della Quaresima, sull’etimologia di parole-chiave, su avvenimenti più remoti dell’altro ieri… Io approfitto di ogni occasione opportuna e inopportuna per raccontare, ricordare, riproporre. Qualcosa passa, spero.

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  2. si sopravvive ma ci si impoverisce.. in via direttamente proporzionale, io ad esempio esprimevo la mia preoccupazione ad un amico perchè temevo che un gruppo musicale anni 60 andasse dimenticato (the Kinks .. bravi come i Beatles ..) – auspico solo che si sarà voglia di andare a cercare tra i “reperti” quando poi ci sarà effettiva necessita, o comunque predisposizione migliore, quando orari e calendari saranno finalmente meno “fitti” . Ad minchiam , buona settimana Prof.

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  3. La cultura personale è fatta anche di questi “piccoli” saperi, che in fondo sono chiavi di lettura della nostra realtà quotidiana. Cosa cambia per gli alunni sapere chi era Giulio Cesare? Cambia,cambia… 😀

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