Tra sonno e veglia

31911056212_af5fe3e247_qCome mi raspettavo, il 2 gennaio ha esordito con il silenzio. Stamani sono uscito prestissimo e le vie del mio centro erano deserte. Nessuna figura umana, nessuna automobile, saracinesche di tutti i negozi serrate, tranne quelle dei market, panifici ed edicole, un’aria sonnolenta, che non ha risparmiato l’impiegata dell’agenzia di assicurazione, dove sono andato a pagare per conto terzi la quietanza semestrale. L’operatrice aveva ancora i capelli rabbuffati dal sonno e gli occhi gonfi, come se si fosse appena svegliata, e ha liquidato la pratica con lentezza estenuante; ne ho approfittato per estorcerle due bei calendari classici con sfondo bianco, feriali neri e festivi rossi, dove si può annotare a penna qualche appuntamento.

Nel pomeriggio, in città, altro che silenzio! Il traffico era pressoché scorrevole, ma in alcuni snodi un po’ di ingorgo si è creato. La vita in città è ripresa alacre e l’avvio dei saldi l’ha resa ancora più movimentata. Non ho dedicato, però, il tempo agli acquisti, ma all’amicizia; ho trascorso l’intero pomeriggio a casa di un mio compagno di liceo e di università, sorseggiando caffè, fumando qualche sigaretta e chiacchierando piacevolmente sulle nostre vite e il nostro lavoro, ossia la scuola. Non ci incontravamo da sette mesi circa. Ci siamo raccontati, perciò, un bel po’ di vita nella più naturale autenticità.

A sera sono tornato a casa, stanco come se avessi spiegato cinque ore di fila, ma soddisfatto.

2 pensieri su “Tra sonno e veglia

  1. grazie di averci portati con te, in giro per la tua città e a far visita all’amico… Un bello spaccato di vita vissuta. L’unico neo? Togli le sigarette 🙂 Buon mercoledì mio caro Mel

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