Idoli di carta

Quest’anno il rito è doppio. Una commissione su due scuole diverse, due plichi da chiudere. 

A pranzo, dopo un’ ulteriore e sfiancante verifica di documenti, come adepti di un rito ancestrale, abbiamo fatto cerchio intorno allo sciamano, che ha depositato l’idolo di carta sull’altare sacrificale. La vittima è stata dapprima avvolta in spesse bende di carta e di nastro da imballaggio e poi stritolata da un poderoso filo di spago; infine gli adepti hanno versato il loro sangue di inchiostro su ciascuna faccia dell’idolo a garantirne integrità e lunga vita nel silenzioso regno del burosauro italico.

La prossima settimana si rinnoverà il rito.

7 pensieri su “Idoli di carta

  1. Mitico bastoncino di ceralacca rossa, disciolto alla fiamma di una candela, con cui mio padre sigillava i pacchi natalizi da spedire ai nonni. A mo’ di timbro usava il mio anellino d’oro con le iniziali, regalo di battesimo.

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  2. @Gipsy, entusiasmo per il mio lavoro sì, per le carte meno. Con il post avrei voluto evidenziare un paradosso, ma non ci sono riuscito: i commissari, in genere, affrontano superficialmente gli esami, però, quando si tratta di chiudere il pacco, rivelano un afflato quasi religioso e un interesse così straordinario che si rimane basiti. 😂😂😂

    @Dolcezze e Ornella, in una delle scuole non usano ceralacca.

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  3. Io mi taccio, molto divertita e un po’ rattristata perché alle medie ce la caviamo con un po’ di nastro adesivo e qualche firma sui bordi, e non ho mai visto l’ombra di un bastoncino di ceralacca in una scuola!
    Eppure anche il nostro è un esame statale. Penso che solleverò un’accorata protesta alle autorità competenti 🙂

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