La seconda luna

dd0cca80fc4d16a0dc5d6cf879de107fAl buon cuore dell’agente editoriale, che mi ha fatto recapitare a scuola i corposi volumi di un’antologia da biennio liceale singolarmente atipica nel suo genere, se confrontata con le altre in commercio! Il titolo è La seconda luna, curano la scelta e il commento dei testi Alessandro Baricco e la scuola Holden. L’atipicità è determinata non solo da elementi di natura grafica, ma anche dall’organizzazione interna dell’opera. Colpisce, prima di tutto, la dimensione dei singoli volumi: ciascuno di essi ha l’aspetto e la corposità di un romanzo di King e non quella di un’antologia scolastica; la prima e la quarta di copertina è costituita da semplice cartoncino, il cui colore cambia in base al tipo di opere proposte(narrative e poetiche); pochissime le immagini, presenti soltanto all’interno delle pagine letterarie. Una scelta, si capisce, che vuole privilegiare la parola scritta senza indulgere agli effetti speciali della contemporanea editoria scolastica. Somiglia alle vecchie antologie degli anni ’70. Per capire l’organizzazione interna, è necessario partire dal titolo dell’opera, poiché la seconda luna è metafora astronomica per indicare le storie che leggiamo, scriviamo e raccontiamo per sconfiggere il buio nelle notti di tempesta. Una luna alternativa a quella reale, visibile anche nelle notti dove non c’è luna. L’asse semantico astronomico si esplicita poi nelle costellazioni, ossia raggruppamenti di testi accomunati da un tema letterario, da una suggestione fonica, semantica o ritmica, da un suggerimento di attualizzazione tematica, etc…, sui quali vengono fissati dei paletti critico-interpretativi utilizzabili per le future letture degli alunni. La seconda luna è un libro che dovrebbe sollecitare nei giovani l’amore per la lettura e la scrittura, perciò le parti didascaliche sono poche e snelle e ciò già a partire dai commenti ai testi, che privilegiano, anche eccessivamente, il lato ricettivo e soggettivo della lettura anziché quello critico-interpretativo, pur non assente dall’orizzonte della seconda luna. Mettono in soggezione, spesso, i testi scelti che, a mio modesto parere, possono risultare complessi per dei ragazzini provenienti dalla scuola media. Apprezzabili, invece, agli occhi di lettori maturi. In ogni caso è un libro di testo che consiglio di leggere ai colleghi di lettere per la sua doppia valenza, ludica e didattica. Tra l’altro nel volume dedicato alle scritture si trovano esempi di prove divertenti e stranianti.

5 pensieri su “La seconda luna

  1. Io l’ho ricevuta, letta ,saltellando qua e là,.e ritenuta inadatta alla scuola di oggi. L’impostazione ricalca molto quella delle antologie di quando ero ginnasiale io (a parte la suddivisione prosa e poesia), ma non ce la vedo ad attrarre ragazzi ora. Secondo me la stessa mole dei libri li spaventerebbe. Per noi è un altro discorso.

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    • Mi fa piacere, almeno ho un termine di paragone. 😀
      Le altre antologie non è che siano proprio smilze, organizzate, almeno quelle che conosco io, secondo il criterio prosa/poesia. A me piace la vecchia impostazione, ma come si fa ad adottare un’antologia per ragazzi che ancora non conosci? Grosso rischio.
      Non so se hai letto qualche commento ai testi. Ecco, alcuni mi hanno lasciato perplesso. Come anche le proposte operative. Vedremo in futuro.

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  2. Da qualche parte ho ancora l’antologia su cui studiai alle scuole medie. L’ultimo triennio prima della scuola media unica. Le illustrazioni a colori, inserite fuori testo, sono riproduzioni di quadri.
    Devo proprio recuperarla e provare a paragonare proposte di lettura e di lavoro sul testo che si “usavano” a quel tempo con le indicazioni attuali.

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