In questi giorni sto rovistando tra le pagine dei miei libri e della rete web alla ricerca di brevi saggi e articoli giornalistici di una certa autorevolezza da utilizzare per la strutturazione delle prove di italiano da ammannire ai miei studenti. Attualmente sto piacevolmente lavorando sulla tipologia A che, secondo le nuove indicazioni ministeriali, più sagge e intelligenti delle precedenti, prevede l’analisi di un testo, collocabile cronologicamente tra l’Unità d’Italia e il nostro oggi, di cui lo studente dovrà rendere ragione sul piano della comprensione semantica e degli snodi linguistici senza però indugiare sui tecnicismi della retorica fine a se stessa. In questi giorni di labor ho anche dialogato via mail con un professore dell’Unifi, che gentilmente, pur non conoscendomi, ha chiarito un brevissimo passo di un suo saggio che rischiavo di non interpretare bene. Quando la preparazione è accoppiata all’umiltà può succedere anche questo, e cioè che due sconosciuti possano discutere a distanza di letteratura.
Ed è così che navigando tra una pagina reale e una virtuale mi imbatto in un articolo pregevole di Vittorio Pelligra pubblicato su Il Sole 24 ore.
Consiglio la lettura a tutti, ma in particolare ai docenti.
Certo che pagare per prenotare i colloqui e saltare la fila è il massimo! Che brutta scuola sta diventando. Buonanotte mio caro Mel (i prof dell’Unifi sono molto spesso disponibili, cosa che non succede nell’Unipi)
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Non credevo si potesse arrivare a tal segno.
Quanto al professore Unifi… straordinariamente disponibile. 😀
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Tutto in vendita…. che bel progresso.
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Questo è da colmo.
Ora aspettiamo i voti a pagamento. 😡
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