Veleni finali

Forse posso mettere un punto all’esperienza scolastica di quest’anno, a meno che non giunga la solita chiamata della scuola o di un collega, perché manca la firma sul prospetto, è stato ristampato il verbale, non si trova il programma di latino sul sito, c’è un credito errato, uno è, invece, corretto, un altro è sgangherato, il commissario tal dei tali vuole un chiarimento, quella tabella va eliminata su diktat di una ispettrice, quest’altra va inserita. Insomma così finora è capitato o, se proprio così non è stato, l’accumulatio rende in qualche modo il mio più totale fastidio per il caos disorganizzativo e mentale di certa colleganza. Un dato è certo: oggi alle 12, mentre il sole dardeggiava impietosamente, mi son dovuto precipitare a scuola per apporre una firma senza che io sia stato minimamente responsabile di quella omissione. Fulmineamente andai e firmai, dardeggiando anch’io fiamme verbali, senza remore. Una piazzata diplomatica, ma severa, davanti a tutta la commissione, interrotta soltanto dalla richiesta della presidentessa che, in nome di una vecchissima collaborazione del tempo che fu, mi ha allargato le braccia in segno di affetto.

Almeno così i veleni burocratici, peraltro inutili, ce li sorbiamo tutti. Presenti e assenti, interni ed esterni, liberi e impegnati.

Detto ciò, non mi resta che attendere le prove letterarie, che nei prossimi giorni il Miur, o chi per esso, servirà su un piatto d’argento ai maturandi.

2 pensieri su “Veleni finali

  1. Simpaticissimi questi richiami in “servizio” che giungono inaspettati nel mentre ci si sta rilassando mente e corpo. Ché dipoi, si sa, tanto tranquilli non si rimane.

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