Continuo con un post idiota.
Alle 16.00 ho appena cominciato a correggere un pacco smilzo smilzo di verifiche su uno dei canti del Paradiso(i miei maturandi sono quattro gatti), quand’ecco il silenzio viene infranto dagli squilli di Marianeve. Capto subito che, dato l’orario, Marianeve ha bisogno di aiuto, ossia di compagnia. Infatti, un quarto d’ora dopo, mi ritrovo nella sua macchina in direzione del paese più commerciale, limitrofo al nostro. La mia amica ha ricevuto l’incarico di acquistare, per conto delle nostre amichette monache, un bambinello di Gesù per il sorteggio natalizio. Si sa, le monache sono previdenti, accanitamente e fino allo spasimo. Al negozio una delle commesse viene immediatamente acciuffata da Marianeve e sottoposta a un interrogatorio vertente su lunghezza, fattura e prezzo dei bambinelli. Ma Marianeve va oltre il consentito; non accontentandosi dei chiarimenti della commessa, li maneggia tutti, li rivolta sopra e sotto, analizza nomi delle ditte e prezzi, esclama lamentele, questo ha l’aureola, quello no, uno è troppo svestito, l’altro è triste, babbeo, dormiente, troppo dolce, troppo smarrito; e così con la lunghezza e il peso: li mette accanto, misurandoli con gli occhi, li soppesa, li scuote, li accarezza. Dopo una mezz’ora abbondante li molla. Scontenta e smarrita, indecisa e borbottante. Contatta la superiora e riferisce per filo e per segno tutte le sue valutazioni.
Si esce dal negozio e ci si avvia al nostro paese dritti dritti ad un altro negozio di articoli natalizi, perché Marianeve possa procedere alla collatio dei bambinelli autoctoni con quelli alloctoni. L’indecisione regna sovrana. In conclusione, patteggia con il commerciante che, nell’attesa dei nuovi arrivi di bambinelli, lui, per gentile concessione all’abito sacro delle nostre amiche, ne metterà da parte uno particolarmente papabile per prezzo, forma, fattura ed espressione del volto.
Non si fa in tempo ad uscire dal negozio che ci sorprende l’annuncio di un’allerta meteo per rischio idrogeologico, che colpirà la nostra zona dalle 20.00 di stasera fino alle 24.00 di domani.
Marianeve ha le palpitazioni. Ci si congeda immediatamente. Lei corre verso casa a porre le paratie davanti a uno dei suoi ingressi di casa, io metto al sicuro l’automobile.
Le verifiche, intanto, sfrigolano sulla scrivania, mentre il cielo è un condensato di latte.