11 febbraio

La notizia delle dimissioni di Benedetto XVI ha spiazzato un po’ tutti, offuscando i politici che, pur di raccattare voti, si mettono in posa con i cani, i meteorologi, in attesa della grande neve, e non ultime le polemiche sul presunto pericolo costituito da Sanremo, ossia quello di spostare in qualche modo l’ago della bilancia politica verso sinistra.
A partire da oggi perciò, come avvoltoi, i giornalisti, gli esperti e i presunti tali costruiranno chissà quali fantasmagorici teoremi per spiegare la rinuncia di Benedetto XVI, peraltro contemplata dal diritto canonico.
Io penso che le dimissioni del pontefice siano la cosa più normale che possa capitarci di questi tempi e che la spiegazione sia più semplice di quanto si possa pensare: con tutta probabilità il Papa è malato(si vocifera di un tumore)e in aggiunta non è stato circondato da validi e fidati collaboratori, cosa che invece consentì a Giovanni Paolo II di proseguire il suo mandato, pur camminando quasi a quattro piedi.
Personalmente mi ha destato un certo turbamento il fatto che l’annuncio sia stato fatto il giorno 11 febbraio, data importante sotto il profilo liturgico, infatti ricorre oggi la festa dell’Immacolata di Lourdes.

6 pensieri su “11 febbraio

  1. Resta il fatto che, contemplato o no, è un unicum nella storia del papato moderno e cambia il modo di intendere la dottrina dello stato assoluto. Inoltre, come tu stesso ricordi non sarebbe la prima volta che un papa a mezzo servizio resta papa (e lui dovrebbe ricordarselo bene, visto che fu la longa manus del suo predecessore per i lunghi ultimi anni del suo pontificato. Quali che siano le ragioni, anche a prenderle alla lettera, il gesto resa eclatante e solleva un bel ponte di questioni tra storia, filosofia del diritto, storia politica contemporanea.

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  2. @Ilaria, sapremo in futuro; può essere anche che la voce sulla malattia sia infondata e che qualcuno l’abbia fatta circolare per giustificare il ritiro del Papa.

    @Povna, è una bomba storica.
    Penso anche alla coincidenza tra vuoto del potere in Italia e nello stato del Vaticano. Per i politici cattolici genuini un colpo.

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  3. L’11 febbraio è anche la data dei Patti Lateranensi con lo Stato italiano, che infiniti addusse(ro) lutti agli Achei… Tornando al gesto rivoluzionario del Papa, mesi fa era stato anticipato dal Foglio di Ferrara, dunque era in qualche modo nell’aria. Devo dire che le dimissioni non mi stupiscono più di tanto, dato che ho sempre pensato che questo Papa, pur colto e a suo modo intelligente, era manifestamente inadeguato al ruolo, non avendo minimamente le capacità di ascolto e di sintonia col suo popolo che sarebbero necessarie in questi tempi di comunicazione e informazione istantanee. Auspico l’avvento di un Papa completamente diverso, un uomo, possibilmente del Terzo Mondo, che sappia interpretare davvero l’anima del tempo e abbia il cuore grande e la mente aperta di Paolo VI e Giovanni XXXIII.

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  4. anch’io ho pensato all’anniversario dei Patti Lateranensi…
    e comunque Ratzi, alla fine, ha sorpreso tutti: credo che alla lunga risulterà molto più rivoluzionario il suo gesto di tutto il precedente pontificato di Wojitila.

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