"Sospensione"

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La bellezza del luogo in cui vivo è costituita dall’alternanza di segni stagionali diversi; possibile trovare i fichidindia sulle dure e spinose pale e,al contempo, una pioggia di gelsomini, che allarga il cuore, oltre che le narici.
Dalla mia terra ho ricevuto molto; mi ritrovo nella varietà dei frutti, nell’alternanza di giornate assolate, come questa domenica, o plumbee di nuvole, sia quando soffia scirocco, sia quando sferza tramontana o maestrale.
In questo fluttuare di paesaggi, colori e profumi a volte mi perdo smarrito, senza una direzione da seguire; talvolta esso mi rende incurante perfino dei miei simili, come se mi sospendessi, solo temporaneamente, al Mondo.
 
(Ho scattato le foto ieri pomeriggio… col cellulare; mi devo ancora attrezzare di una buona macchina fotografica.)

17 pensieri su “"Sospensione"

  1. …fermarsi e respirare i sapori, sentire sulla pelle la musica dei colori…la sospensione dell’incanto che guida i pensieri…

    è una sensazione che riempie gli occhi di bellezza sensa fine

    buonadomenica

    Blue

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  2. Siamo sospesi al mondo.
    Noi delle nostra terra portiamo, inevitabilmente ed orgogliosamente, i segni discordanti, le opposte armonie.
    Terra di spine e di ciauro, di montagna e di mare, di arabi e di angioini, di mafia e di cultura autentica e profonda, di chiusura e di apertura.
    buona assolata domenica
    maria
    (migliori: una sola spaziatura errata)

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  3. Perdersi nei colori e nei profumi della natura, percependosi misteriosamente, fisicamente parte di un tutto, è vera esperienza mistica. Da qui il naturale smarrimento dell’uomo, troppo uso all’autoreferenzialità rassicurante. La sospensione temporanea nella magica armonia del creato si riflette poi nella semplificazione delle relazioni sociali puntando alla sostanza. Godi la fortuna di vivere in una terra tanto generosa e maestra, Mel!

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  4. (ohi ohi … c’è Maria e devo stare attento con la tastiera)
    per fortuna volevo dire solo che in sospensione si riescono a scoccare anche baci miracolosi, e che il loro tracciato radiante sintetizza la clorofilla al buon fine di rendere la vegetazione più lussureggiante che si possa ottenere pur nello smarrimento delle coordinate. Che come Mel ci riferisce, spesso è piacevole quanto spiazzante.
    (Maria sto scherzando, lo sai che anch’io ti voglio bene:)

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  5. invece, io qui in Toscana non respiro proprio niente perchè ho un solenne raffreddore..
    Sono bellissimi i frutti e i fiori della tua terra, mio caro Mel.. qui il gelsomino è spoglio e di fichi d’india non se ne vede nemmeno uno..
    Ti mando un sorriso 🙂

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  6. Non ho ritenuto opportuno postare le foto in un formato più grande, poichè i contorni e i particolari sarebbero risultati ancora più sbiaditi. Mi accontento per ora di queste, ma ben presto provvederò.
    Sapeste il sapore dei fichidindia! Nessuno vuole più coltivarli, rari i cultori. Al supermercato costano un occhio della testa, in campagna basta allungare le mani e coglierli. Meglio gustarli freschi.
    🙂

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  7. Scomemtto che stavi per scrivere “è m’è dolce il naufragar in questo mare”. A me ha fatto pensiero al verso leopardiano, questo post. Colori, odori, sensazioni…l’autunno è una stagione acquarellata che non lesina niente, a chi sa ascoltare e gradire. Come dimostri di saper fare in questo post.

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  8. Penso che non potrei vivere lontana per molto tempo dalla Sicilia 🙂 è una terra meravigliosa ed io ne sono perdutamente innamorata
    vedessi mel tutte le mie rose sono in piena fioritura!!! bellissime!
    daphnee

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  9. pensa che per mancata partecipazione diretta qui si raccoglie solo “di riflesso” e la percentuale di riferimento spettante al mezzadro è comunque altissima 🙂
    si perchè la tua terra da molto anche a chi richiede da lontano … e non è il solito “at-minchiam” del lunedì, quello stavolta non m’è venuto 🙂

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  10. Per sei anni sono andata in giro per il mondo. Per lavoro, ho conosciuto diversi paesi, parecchie culture e svariate tradizioni popolari. Proprio per questo, oggi ho scelto di vivere nella mia cara Palermo. Soltanto vivendo in altri luoghi, puoi, con giudizio, “mettere radici”.
    La nostra terra è piena di profumi, di colori, di sapori. Perché l’adoro?
    Per tanti motivi, ma principalmente perché: è a quattro passi dal mare e dalla montagna, la vegetazione è viva di sfumature e contrasti, la gastronomia è ricca di piatti prelibati e dolciumi coreografici, la gente è molto espansiva e il dialetto (quello puro) è veramente coinvolgente.
    Beh! Però non è tutto “oro”!!! Non tollero il mal costume dei palermitani che usano la città come un cestino dell’immondizia, soprattutto quando si è alla guida; cartaccia, ticket parcheggio, pacchetto di sigarette…tutto vola via dal finestrino come se nulla fosse. Non sopporto l’atteggiamento da “mafiuselli” quando ci si trova davanti ad una coda. Non accetto il fatto che con una raccomandazione si può “trovare” il posto negli ospedali in caso di ricovero urgente…… e per ultimo ma non meno importante, non reggo il palermitano che, per sentirsi “toco” (figo), si sobbarca di prestiti pur di apparire benestante; l’auto, essendo uno status symbol, è la prima cosa per la quale si indebitano….e poi, mancianu pane e alive (mangiano pane e olive)!
    Se potessi, nel mio immaginario, mi candiderei sindaco. Ho tante idee in mente, tanti progetti per rinnovare e promuovere la nostra “bedda” città……ma forse, nessun cambiamento potrei realizzare senza il consenso della “famiggghia”! Triste realtà!!!!

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