Sapeste!
Mi trovo in uno posto amenissimo della provincia di Agrigento, per l'esattezza a Ribera.
Mare verde-acqua che in queste ore ha vomitato sulla spiaggia un po' di posidonia, vento freschissimo da felpina di cotone.
Altra prova di campeggio.
Il livello culturale, a stagione alta inoltrata, è sceso miseramente e c'è da farsi risate a crepapelle.
Fra tutti un gruppo familiare dell'entroterra agrigentino, sul troglodita andante.
Le donne di casa hanno trascorso il pomeriggio ad agghindarsi per la serata danzante.
Salsa, tango, pezzi di commerciale misti a tarantelle e a balli latino-americani.
La più compassionevole una ragazzina di circa 18 anni, sul volto della quale la madre e un'amica hanno impiastricciato di tutto: ombretto bianco scintillante di stelline argentee con immancabile matita nera, rossetto fuoco dell'Etna.
Immancabile uno smalto bianco perlaceo sulle unghie stile strega bacheca.
I commenti dei presenti trasudanti di complimenti.
Anche quelli del papà.
A quanto pare la serata danzante è anche un modo per cercare di pescare un eventuale ballerino-marito.
Il dato che m'ha sconvolto è che il ruffiano più agguerrito è proprio il padre. 
Con più di una battuta scherzosa non ha fatto mistero del progetto.
E io come so tutte queste chicche?
I camper sono quasi tutti incollati come sardine, pertanto è inevitabile ascoltare.

Da un bel po' è passata la mezzanotte e dalla pista giungono le note di una assordante lambada.
Non c'è modo di farli tacere.
Poiché è sabato, un po' d'indulgenza è d'obbligo, ma in questo posto non ci metterò più piede. 

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