Carte, sempre carte

museo 049
Ho compilato le carte per lo scrutinio finale; mancano soltanto due appuntamenti, lo scrutinio appunto e il collegio, e poi chiudo. In questi ultimi anni il lavoro conclusivo s'è raddoppiato: non solo il cartaceo, ma anche la compilazione virtuale, che avrebbe dovuto annullare penna e carta. E invece il rito è lo stesso: le medie, "barrare" il registro, i programmi, le relazioni. Il tutto va poi riversato dentro il sistema informatico. In previsione lo scrutinio non dovrebbe riservare alcun calice amaro da bere, poiché delle due classi una è eccellente e in più sei virgulti se la sono data a gambe levate verso altri indirizzi, per cui si sono fatti autogol da se medesimi; sull'altra c'è da stendere un velo pietoso: non siamo riusciti a raddrizzare il cosiddetto "chiodo storto". Faranno probabilmente un triennio accidentato o saranno stoppati in terza. Ho caldeggiato presso i colleghi l'eventualità di una sosta, niente da fare, perché sono sul cinque. Ristendo un altro velo, anzi un manto.
Sul fronte colleganza è sempre bene aspettarsi dei tiri mancini, perciò l'imperativo è stare guardinghi, perché tra delatori e baciapile non è facile districarsi e le frecciatine piombano a ciel sereno, proprio mentre con l'immaginazione vagheggi un lieto fine.
Per i compiti delle vacanze mi sono limitato ad assegnarli alla classe dei bravi: versioni e classici da leggere con analisi, tra cui i primi sei libri dell'Eneide in traduzione e "Il nome della rosa"; ho proposto anche "Cecilia" di Linda Ferri. A ciò si aggiungeranno le letture personali. A scelta e secondo i gusti.
Il 15 settembre mi consegneranno un quaderno con i compiti svolti, rigorosamente vergati a mano.
Fino ad allora del mio lavoro curerò soltanto lo studio e la lettura, mentre di scrivere verbali, relazioni e certificazioni di competenze non se ne deve neanche parlare.
Giuro che mi fascio le mani.
Ho la nausea.

10 pensieri su “Carte, sempre carte

  1. Anche da noi riti della fine in quantità. Anche se l'informatizzazione ha portato un po' di velocità, almeno da noi. Son qui che aspetto ansiosamente che gli ultimi colleghi mettano i voti sul tabellone online (in quanto coordinatore doppio, onori e oneri di grande fratellanza spettano a me). 

    Domani scrutini anche da noi, sarà un gran giorno, vediamo che succede… E poi per me altro mondo almeno fino a metà luglio, ma tante, tante letture.

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  2. Ho sempre odiato i compiti per le vacanze!
    E' pur vero che le mie non sono mai state vacanze, ho passato tutte le estati dagli 11 anni in poi come servo della gleba, a lavorare in campagna per la mia famiglia. Figuriamoci se nei rari momenti liberi avevo voglia di studiare!
    Ricordo la terribile estate del 1990, rimandato in latino ( per motivi disciplinari in realtà) costretto a lavorare e studiare, ma sono passati più di 20 anni ormai.
    Ottimo suggerimento "Il Nome della rosa" proprio oggi pensavo che avrei voglia di rileggerlo.

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  3. Stavo per scrivere un commento di supporto per tirarti su il morale tra una carta e l'altra e la mia mente si è fermata alla parola Eneide…..
    Oh, poveri!
    Io con Virgilio ho sempre avuto un brutto rapporto (per non parlare della traduzione) ma poveretti, sorbirselo durante l'estate….
    Sallustio mi è sempre piaciuto molto (anche se per tradurlo mi mettevo le mani nei capelli), però un bel Cesare con le sue guerre e le sue descrizioni, no?
    Ma capisco e so che Virgilio ha sul Medioevo un impatto molto maggiore del mio amato Caesar.

    Comunque, buoni scrutini!! .. sii STREGO fino in fondo! XD

    Seya

    PS: Non c'entra con il Medioevo, assolutamente, ma la mia insegnante di italiano nel passaggio al Triennio tra tutti i vari libri da leggere e analizzare ci ha dato anche La Buona Terra di Pearl Buck. E' piaciuto veramente tanto anche a quanti hanno sempre zoppicato.

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  4. @Seya, hai centrato il punto, Virgilio è basilare per il Medioevo e anche per quello che viene dopo, se si pensa alla famosa ruota di Virgilio sotto il profilo retorico e ai modelli letterari, la poesia epica, la didascalica e la bucolica. Sul libro da te letto non so nulla. Detto tra noi… detesto Cesare. .-)

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  5. La trilogia de La buona terra è l'opera più famosa della scrittrice nord americana Pearl Buck.
    I suoi sono stati i primi libri "da grandi" che mio padre mi consegnò quando terminai le elementari. 
    Racconta la vita di una famiglia di contadini cinesi. Il capostipite riesce ad arricchirsi e diventa un possidente. I tre figli prendono strade diverse e vendono le terre, come viene narrato nel secondo libro, appunto Figli. La terza storia segue invece le vicende di un  nipote, il figlio del più giovane dei tre figlioli, che nel secondo libro era diventato un "signore della guerra". In pratica un bandito, uno dei tanti che spadroneggiavano in Cina credo all'inizio del secolo scorso. Il ragazzo abbandona il padre, diventa studente e si trova implicato nei primi disordini anti comunisti. Finisce in prigione e sta per essere giustiziato, ma i parenti lo salvano e fugge a Hong Kong, dove si costruisce una nuova vita. L'antica famiglia contadina viene così dispersa. A custodire la vecchia casa del capostipite rimane una sua  giovanissima concubina , Fior di Pero, che si prende cura dell'ultima figlia, nata durante una tremenda carestia, e segnata dalla nascita da mutismo e deficienza intellettiva. 
    Pearl Buck conosceva benissimo la Cina, in quanto figlia di missionari protestanti e poi lei stessa moglie di un missionario. Vide di persona la famosa rivoluzione dei Boxer, e la nascita del primo  comunismo cinese. I  suoi libri  mostrano una Cina che ora non esiste più, ma  i  personaggi  non si dimenticano, sono ricchi di temperamento e di passione. Possono essere ancora una lettura piacevole , distensiva. Bella scrittura . Non per niente "La buona terra" vinse a suo tempo il premio Pulitzer!

    PS: è vero che Cesare è un pochino vanaglorioso, ma in fondo è abbastanza facile da tradurre, forse per questo gode della simpatia degli studenti!

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  6. Mi hanno preceduto nella presentazione de La Buona Terra ma meglio così..io ti avrei copia-incollato il link per Wiki!
    Grazie mille Altarf!

    Al di là della semplicità di traduzione, le descrizioni dei galli e delle varie popolazioni che fa Cesare sono eccezionali…uno dei primi report di viaggio!!
    Mi è venuta voglia di rileggere le vite parallele Cesare-Alessandro……..

    Seya

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  7. Blue, ho terminato ieri, ma so che non è così. Le assenze degli alunni come motivo di non ammissione allo scrutinio  mi riporteranno a scuola in estate per eventuali ricorsi. E con me i colleghi. Intanto ora respiro.

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